giovedì 16 gennaio 2014

TUTORIAL: PRIMA LEZIONE DI PITTURA ACRILICA/ parte due

Bentornati, 
nella prima parte di questa lezione mancava la spiegazione sui colori. Io uso partire con 5 colori, e insegnare ai miei alunni a fare da soli tutti gli altri. Con l'acrilico, i colori di base, detti primari, sono: rosso Magenta, Blu Cyan,e giallo primario, a cui aggiungiamo il bianco e il nero. Perchè usiamo proprio questi colori?
Secondo la teoria dei colori, con queste tonalità di rosso, giallo e blu, noi possiamo ottenere qualsiasi tonalità. Nella pratica vedrete che non è esattamente così, ma è pratico partire da tre soli colori, per chi si cimenta con la composizione. Se state leggendo questo post per poi mettere in pratica questa teoria con i colori ad olio, o con gli acquerelli, sappiate che vi serve soprattutto a soddisfare la vostra curiosità, perchè in realtà chi pratica queste tecniche in genere usa altri tipi di colori. Non è un caso, dal mio punto di vista, se il cerchio cromatico di Itten che andremo a fare è stato inventato nel 1961, ed è quindi relativamente giovane, come la tecnica dell'acrilico. Gli studi di Itten, comunque, si basano sulla conoscenza di altre teorie formulate prima, in cui i colori venivano studiati con la luce colorata. Ma non voglio confondervi, andiamo avanti.
I colori acrilici si diluiscono con acqua o con medium. Io vi consiglio di iniziare con l'acqua, dei medium ne parleremo più avanti. Sta a voi capire quanta acqua mettere nel colore, in base a quello che cercate. Il mio consiglio è iniziare. Non c'è miglior modo che la pratica, per imparare una cosa così. Potete, ad esempio, iniziare dallo stendere su un foglio del colore puro, a cui aggiungerete man mano più acqua, fino ad arrivare ad un colore molto acquoso. Sono esercizi che sembrano banali, ma vi accorgerete che non è così. 


Il cerchio cromatico di Itten è alla base della teoria dei colori. Ne trovate sicuramente a centinaia in internet, ma farlo da sé aiuta a ragionare su come si compone, su come si mescolano i colori, per cui io ne faccio fare sempre uno ai miei alunni.

COME SI FA? Io consiglio sempre di farlo su un foglio pesante, per poi poterlo colorare con l’acrilico.  Preso il foglio pesante, tracciate un triangolo equilatero. Poi, dividetelo in tre parti uguali, tre spicchi, che dividano in due i lati. Ne usciranno dei rombi schiacciati.
Si parte con i tre colori primari, il giallo primario, il rosso Magenta e il Blu Cyan. Li posiziono ognuno su uno dei rombi che dividono il mio tringolo. Questi, sono i colori primari, colori che non posso ottenere con nessuna mescolanza di colore, e che in linea di massima portano a comporre qualsiasi colore.
 L’ordine dei colori non a importanza, potete metterli dove volete, purchè ci siano tutti. (1)
Traccio un cerchio, che deve toccare le tre punte del triangolo di base. Sui lati del triangolo traccio dei triangoli schiacciati, dove metterò i colori secondariOra inizia la parte matematica di questo schema. Con una parte di Cyan e una di Magenta, ottengo il viola. Per cui metto il viola nel triangolo schiacciato la cui base poggia su Cyan e Magenta. Con una parte di Magenta e una di giallo primario, ottengo l’arancio, colore con cui riempio il triangolo schiacciato la cui base poggia sui primi due. Una parte di Cyan e una di giallo primario, e ottengo il verde(2).
Attenzione: con queste combinazioni, che tonalità di verde, viola, arancio ottengo? Ottengo i colori secondari. Sballando le quantità, non ottengo gli stessi colori (non per tutti poterbbe essere scontato questo passaggio). A che cosa mi servono i colori secondari? Lo vedremo dopo.
Fatto? Bene. Ora tracciate un cerchio più grande, intorno al tutto. I miei alunni fanno tutto a mano mentre spiego quello che sto spiegando a voi, ed io lo faccio su una lavagna, scrivendo al contrario. Non serve essere precisissimi nel disegno, è meglio esserlo nel mescolare il colore! Bene. Ora dividetelo in 12 spicchi. Il primo spicchio lo mettete a cavallo della punta più alta del triangolo. Il terzo spicchio sarà a cavallo della punta del triangolo schiacciato, seguendo il mio schema, quello del viola. Il secondo spicchio, resta in mezzo. Per cui, in maniera alternata, uno spicchio sarà messo a cavallo delle punte, e uno al centro dei lati del triangolo(3).
Dove gli spicchi vengono toccati dagli spigoli vari, ripeto il colore che c’è nei triangoli. E in mezzo? Se voglio un viola più scuro, dovrò aggiungere il Cyan. Per cui, tra il viola e il Cyan, metterò un viola più scuro, ottenuto mescolando Magenta+Cyan+Cyan. Per un viola chiaro, metterò due parti di Magenta e una di Cyan.  Così per un arancio scuro: Giallo primario+ due parti di Magenta. E l’arancio chiaro, Magenta, e due parti di giallo primario. Verde chiaro? Si, Cyan+ Giallo+Giallo, e vede scuro, Cyan+Cyan+Giallo(4). Questi colori, che si posizionano sul cerchio tra primari e secondari, sono detti terziari.
Ecco finito il vostro cerchio cromatico di Itten(5). Questo perché mettiate subito a fuoco che qualsiasi tonalità di verde va schiarita con un giallo (non con il bianco, diventerebbe verde acqua!!!), e che ogni arancio va schiarito con il giallo (non con il bianco, diventerebbe pesca!!!).
Allora, a che servono i colori secondari? Ogni colore primario ha un complementare.
Il cerchio, mi fa capire in modo intuitivo quali sono i colori complementari tra loro: l’arancio è il complementare del Cyan. Seguendo il diametro del cerchio, è posto all’opposto. Stessa cosa per verde e Magenta, stessa cosa per viola e giallo primario. L’accostamento dei complementari mi dà la massima vibrazione tra due colori, che tradotto vuol dire che se siete persone che amano i contrasti forti, dovete trovare sempre il modo di inserire del viola vicino al giallo (per esempio l’ombra di un oggetto giallo potrà tendere al viola), e così per le altre coppie di colori.
Gli impressionisti, e i puntinisti utilizzavano l’accostamento di colori puri, la teoria è grosso modo la stessa. Chi volesse approfondire, trova altre info in rete, questo è quello che ci serve per il nostro corso. 


1

2

3

3a

4

5



I

Nessun commento:

Posta un commento