venerdì 31 gennaio 2014

COME I PITTORI








...oggi all'asilo nido abbiamo lavorato con le tempere e i pennelli e ho scoperto che, se il pennello tende ad inibire l'adulto, che si sente meno a suo agio rispetto a come percepisce la matita, è invece uno strumento che funziona con i più piccini dei piccini. Durante questo laboratorio di otto lezioni ho potuto sperimentare come, per alcuni bambini, sia davvero difficile usare i pastelli, per esempio, o strumenti simili. Il lavoro che hanno svolto oggi col pennello mi ha lasciato a bocca aperta, anche quelli che hanno sempre fatto poco o niente stamattina hanno riempito km di foglio...sono davvero felice, non vedo l'ora di iniziare il prossimo laboratorio!

martedì 28 gennaio 2014

pagelle

...ho passato tutto il pomeriggio a scrivere delle pagelline da consegnare ai genitori dell'asilo nido, relative al laboratorio artistico che ho fatto in questi mesi: posso dire che mi mette un pò a disagio? lo so che è uno strumento utile per i genitori, per capire quali attività abbiamo fatto, quali sono piaciute di più...me ne rendo conto. Ma dare dei voti a questi patatini per come se la sono cavata alle mie lezioni è una cosa che mi fa stare un pò male, perchè sono così carini!E poi sono dell'idea che si dovrebbero fare dei lunghi discorsi, mettendoci dentro delle osservazioni sui loro caratteri e come si esprimono attraverso la creatività, ma poi mi viene in mente che non sono una psicologa, e allora mi faccio piccola piccola e lascio stare.
Mi chiedo se non sarebbe giusto dare degli spunti di riflessione su quello che è uscito ai genitori, visto che poi sono loro, a conoscere meglio di chiunque altro queste personcine, ma ho molta paura di fare un passo così: e se la prendessero male, invece di prenderla come un'opportunità per pensare in completa serenità a come un estraneo percepisce i comportamenti dei loro figli?
Per esempio, c'è una bambina che fa fatica a lavorare perchè troppo precisa. Questa smania di fare tutto per bene, a volte la blocca completamente. Se ritiene di lavorare male, molla. Se ritiene che i suoi compagni lavorino male, molla. L'ho visto fare anche a soggetti adulti. Sono solo pensieri, i miei, non è detto che sia così,k ma visto che convivo con l'ansia da prestazione da una vita, vorrei tanto poter dire quello che penso ai suoi genitori! Anche perchè, se devo dirla tutta, io credo che dimostri un'intelligenza e una sensibilità superiori alla media, se si trova inguaiata in questo meccanismo, per cui vorrei solo dire: coccolatela tanto. E rassicuratela ogni volta che potete, perchè questa bambina è meravigliosa.

lunedì 27 gennaio 2014

Ho visto e mi è piaciuto...

Altra cosa nuova del blog, quest'anno: Parlerò e linkerò i blog o i siti che mi piacciono e che frequento regolarmente. Inizio con questo, io lo adoro: http://ps-imadethis.tumblr.com/post/29048629455/between-crushes-fascinations-and-lust-have
il collegamento al link, in particolare, si riferisce ad un effetto che permette di fare una sfumatura di colore sul muro. Questo effetto, se eseguito con una certa velocità, si può fare con un colore qualsiasi, ma credo che il colore che usa la ragazza del sito sia un colore che asciuga lentamente, per permetterti di fare la sfumatura tra una fascia di colore e l'altra.
Questo sito mi piace in particolare perchè: per l'idea di vedere qualcosa che ci piace e provare a personalizzarla da noi, e perchè racchiude un pò di tutto!
Mi piace anche che spesso i progetti vengano preceduti da un collage di immagini che ti fa capire da dove è arrivata l'ispirazione...
http://ps-imadethis.tumblr.com/post/6361335693/p-s-dive-into-diy-this-summer-the-weather-is
Buona navigazione!

sabato 25 gennaio 2014

Spille?

Ho provato a fare qualche spilla, poi ho pensato che era un peccato limitare questi oggetti ad una sola funzione, e ho deciso di metterci pure la molletta, per poterli indossare anche come fermaglio per capelli. A dire il vero mi piacerebbe fare qualcosa di molto più voluminoso, sarà perchè mi sto fissando con i cappellini...o perchè sto progettando la pettinatura per il mio matrimonio e ho scoperto un modno fatato, dove tutto è possibile! ...senza esagerare, però!

venerdì 24 gennaio 2014

Ginger bread


 ...ma...vi avevo già fatto vedere le foto dei mille mila ginger che ho dipinto per Natale?
 Ho perso il conto di quanti ne ho fatti...forse un centinaio...







giovedì 23 gennaio 2014

TUTORIAL ACRILICO: COME FARE IL MARRONE

Una lezione veloce veloce su come si fa il marrone. Se avete già fatto il vostro cerchio cromatico di Itten sapete già che:
Giallo+ Blu = Verde
Giallo+Rosso = Arancio
Rosso+ Blu = Viola
E continuando ad utilizzare i 5 colori suggeriti:
Giallo + Bianco = Giallo "uovo sbattuto"
Blu + Bianco = Azzurro
Rosso + Bianco = Rosa

...ma come fare il marrone? Certe scuole di pensiero suggeriscono Rosso + Nero. Personalmente non condivido molto. Si, esce un colore simile al marrone, ma io non lo definirei marrone. Senza contare che ilnero è un colore molto forte, non è proprio semplice dosare la giusta quantità di rosso e nero.
Ma se vi consola, non è MAI facile, fare il marrone. Io, personalmente, suggerisco questa tecnica:
Giallo+ Viola = Marrone
Blu + Arancio = Marrone
Rosso + Verde = Marrone
E' incredibile, ma con queste tre combinazioni, otterrete 3 tipi di marrone differenti. Con la prima consiglio di mettere mooolto giallo e una punta di viola. Con la seconda, molto arancio e una punta di blu, e la terza è già più equilibrata. Ma se uniamo due colori primari , per poi aggiungere il terzo, perchè non mettiamo direttamente una parte di ognuno? Perchè se il vostro marrone è diventato un grigio topone, è proprio perchè non avete rispettato i miei consigli sulle quantità. I tre colori primari, mescolati in uguale quantità, formano un grigio scuro chiamato Bistro. E' per questo che io suggerisco ai miei alunni di unirne due, e poi aggiungere il terzo, quello rimanente. E se ve ne siete accorti, in questo modo avete mescolato un primario e un secondario, suo complementare. E se avete già fatto il vostro cerchio cromatico di Itten, sapete di cosa sto parlando.

mercoledì 22 gennaio 2014

QUANDO CI CUOLE CI VUOLE...


Ho già parlato in altri post di come i lavori dei creativi non vengano spesso riconosciuti come veri impieghi...e come di conseguenza noi, non veniamo visti come professionisti, mi viene da dire... ecco, qualcuno ha usato dei modi un pò forti, ma ci ha fatto sentire coinvolti...
http://www.artribune.com/2014/01/creativo-si-giovane-pure-ma-coglioneno-impazza-in-rete-la-campagna-promossa-dal-collettivo-zero-nel-mirino-il-vizio-di-non-retribuire-lavori-creativi-e-intellettuali/

http://www.youtube.com/watch?v=GsFTmcd1u5Y

Mi sono chiesta se qualcuno guardando il video per caso si sia vergognato...ma se non ci sono vergognati quando ci hanno detto che faceva curriculum, figurati se si vergognano a vedere quanto sono s... a vederli da fuori...

martedì 21 gennaio 2014

piatti con sorpresa



...ne ho fatto un servizio per il negozio di ceramiche con cui collaboro. I disegni sono antichi, o meglio, sono stati ispirati da motivi antichi.Io li adoro per l'effetto sorpresa!

lunedì 20 gennaio 2014

RECUPERARE I COLORI A DITA

Abbiamo parlato qualche giorno fa dei colori a dita fai da te... adesso voglio dire due parole sui colori che si trovano in commercio. Come ho già detto, sono assolutamente atossici e lavabili in lavatrice senza prima trattarli, cosa importante per le mamme, vero? Ma, le confezioni da più colori che si trovano in commercio comprendono il bianco e il nero. Il nero notoriamente non attira molto i bambini, ma possiamo inventarci qualcosa (e quando lo farò, ve lo farò sicuramente sapere! ), ma col bianco che ci facciamo? 
Idea uno: utilizzarlo su un foglio colorato, anche se il risultato non sarà speciale...
Idea due: lasciare che i bambini inizino utilizzando gli altri colori. Quando saranno quasi finiti, raschieremo il fondo del vasetto quasi finito, e aggiungeremo un pò di colore al  bianco. Risultato?









...lo so, non è un'idea geniale, ansi è molto semplice, ma a me finora non era venuta in mente! E ricordatevi che se non avete avanzi di colore, potete metterci dentro i coloranti alimentari!

sabato 18 gennaio 2014

COLORI A DITA: ALLA GRANDE!

Ieri vi ho parlato dei colori a dita fatti in casa: stamattina li abbiamo provati coi bambini dei laboratori del nido, ed è andata benissimo! Nel marrone avevo abbondato col caffè, e tutti si sono accorti che il colore profumava di caffè, e anche l'aula alla fine era profumata! Mi propongo di trovare altri miscugli per stuzzicare i loro sensi, anche perchè mi han chiesto di fare un secondo laboratorio artistico all'asilo nido, per cui faremo un corso finalizzato alla percezione del proprio corpo, attraverso il colore. Ci metterò dentro anche i sensi, di sicuro!
Naturalmente i colori a dita fatti in casa non sono dei veri e propri colori, sono delle paste molto trasparenti, e se avete l'intenzione di provare a farli, con la ricetta del sito che vi ho linkato ieri, vi consiglio di tenerli un pò liquidi, piuttosto che compatti, perchè li hanno trovati molto più divertenti, e anche io!
Un ps per tutte le mamme: lasciate che i vostri bambini si sporchino! Voi non sarete troppo contente di pulire, ma la gioia che avranno negli occhi sarà impagabile! E un ps per un altro tipo di mamma: ci sono bambini che adorano sporcarsi e altri no. Capito il messaggio? 
Adesso largo alle opere...











venerdì 17 gennaio 2014

I COLORI A DITA

Avete mai usato i colori a dita? forse voi personalmente no, ma insieme ai vostri figli, o con nipoti, cuginetti...no? Io li ho usati più volte coi bambini con cui faccio i "pomeriggi creativi"(così li chiamo io!), e per quanto le mamme non vogliano sentirselo dire, ai bambini piace moltissimo sporcarsi! A volte basta dargli l'imput, che il difficile sarà farli smettere!
I colori a dita che si trovano in commercio sono lavabili, non macchiano i vestiti in modo permanente, e in genere sono sicuri, nel senso che potenzialmente il bambino potrebbe anche ingerirli e non succederebbe niente. Chiaramente, assicuratevi che questo non succeda, ma io vi dico che se si leccano un dito non succede davvero niente. Tuttavia, trovate alcune ricette in internet, non mi sono potuta trattenere dal provare a farmeli pure io...il sito da cui ho preso la ricetta iniziale è questo:
http://www.1000idee.org/2011/07/colori-dita-fatti-in-casa.html.
Io rispetto a questa ricetta ho usato delle dosi di farina un pò più consistenti, perchè quando mi metto a fare qualcosa di nuovo voglio vedere subito l'effetto...!
Io ho fatto un azzurro con il colore alimentare trovato al supermercato
e poi ne ho fatto un altra versione...il sito che vi ho indicato suggeriva di utilizzare caffè solubile, io l'ho fatto, ma non ero del tutto contenta...mancava qualcosa...allora ho aggiunto un paio di cucchiaini di caffè macinato, e u pò di brillantini. I colori a dita fatti in questo modo, restano molto trasparenti, e mi piaceva giocare con qualcosa dentro che rendesse più interessante l'esperimento...
i bambini con cui lavoro sono molto piccoli, non so dire se apparte l'aspetto visivo se ne accorgeranno, ma mi auguro che questo tipo di pozione possa dare loro una diversa percezione sensoriale, grazie a questi granelli che troveranno sotto le loro dita. Si può spingere oltre questo esperimento anche aggiungendo cose più ruvide...idee?
Mentre...di questo pastrocchio mi piace anche l'idea di dare un profumo ai colori...ho appena finito di metterli nei vasetti di plastica, domani li utilizzerò coi bambini e vi faccio sapere se il marrone profuma ancora di caffè...

giovedì 16 gennaio 2014

TUTORIAL: PRIMA LEZIONE DI PITTURA ACRILICA/ parte due

Bentornati, 
nella prima parte di questa lezione mancava la spiegazione sui colori. Io uso partire con 5 colori, e insegnare ai miei alunni a fare da soli tutti gli altri. Con l'acrilico, i colori di base, detti primari, sono: rosso Magenta, Blu Cyan,e giallo primario, a cui aggiungiamo il bianco e il nero. Perchè usiamo proprio questi colori?
Secondo la teoria dei colori, con queste tonalità di rosso, giallo e blu, noi possiamo ottenere qualsiasi tonalità. Nella pratica vedrete che non è esattamente così, ma è pratico partire da tre soli colori, per chi si cimenta con la composizione. Se state leggendo questo post per poi mettere in pratica questa teoria con i colori ad olio, o con gli acquerelli, sappiate che vi serve soprattutto a soddisfare la vostra curiosità, perchè in realtà chi pratica queste tecniche in genere usa altri tipi di colori. Non è un caso, dal mio punto di vista, se il cerchio cromatico di Itten che andremo a fare è stato inventato nel 1961, ed è quindi relativamente giovane, come la tecnica dell'acrilico. Gli studi di Itten, comunque, si basano sulla conoscenza di altre teorie formulate prima, in cui i colori venivano studiati con la luce colorata. Ma non voglio confondervi, andiamo avanti.
I colori acrilici si diluiscono con acqua o con medium. Io vi consiglio di iniziare con l'acqua, dei medium ne parleremo più avanti. Sta a voi capire quanta acqua mettere nel colore, in base a quello che cercate. Il mio consiglio è iniziare. Non c'è miglior modo che la pratica, per imparare una cosa così. Potete, ad esempio, iniziare dallo stendere su un foglio del colore puro, a cui aggiungerete man mano più acqua, fino ad arrivare ad un colore molto acquoso. Sono esercizi che sembrano banali, ma vi accorgerete che non è così. 


Il cerchio cromatico di Itten è alla base della teoria dei colori. Ne trovate sicuramente a centinaia in internet, ma farlo da sé aiuta a ragionare su come si compone, su come si mescolano i colori, per cui io ne faccio fare sempre uno ai miei alunni.

COME SI FA? Io consiglio sempre di farlo su un foglio pesante, per poi poterlo colorare con l’acrilico.  Preso il foglio pesante, tracciate un triangolo equilatero. Poi, dividetelo in tre parti uguali, tre spicchi, che dividano in due i lati. Ne usciranno dei rombi schiacciati.
Si parte con i tre colori primari, il giallo primario, il rosso Magenta e il Blu Cyan. Li posiziono ognuno su uno dei rombi che dividono il mio tringolo. Questi, sono i colori primari, colori che non posso ottenere con nessuna mescolanza di colore, e che in linea di massima portano a comporre qualsiasi colore.
 L’ordine dei colori non a importanza, potete metterli dove volete, purchè ci siano tutti. (1)
Traccio un cerchio, che deve toccare le tre punte del triangolo di base. Sui lati del triangolo traccio dei triangoli schiacciati, dove metterò i colori secondariOra inizia la parte matematica di questo schema. Con una parte di Cyan e una di Magenta, ottengo il viola. Per cui metto il viola nel triangolo schiacciato la cui base poggia su Cyan e Magenta. Con una parte di Magenta e una di giallo primario, ottengo l’arancio, colore con cui riempio il triangolo schiacciato la cui base poggia sui primi due. Una parte di Cyan e una di giallo primario, e ottengo il verde(2).
Attenzione: con queste combinazioni, che tonalità di verde, viola, arancio ottengo? Ottengo i colori secondari. Sballando le quantità, non ottengo gli stessi colori (non per tutti poterbbe essere scontato questo passaggio). A che cosa mi servono i colori secondari? Lo vedremo dopo.
Fatto? Bene. Ora tracciate un cerchio più grande, intorno al tutto. I miei alunni fanno tutto a mano mentre spiego quello che sto spiegando a voi, ed io lo faccio su una lavagna, scrivendo al contrario. Non serve essere precisissimi nel disegno, è meglio esserlo nel mescolare il colore! Bene. Ora dividetelo in 12 spicchi. Il primo spicchio lo mettete a cavallo della punta più alta del triangolo. Il terzo spicchio sarà a cavallo della punta del triangolo schiacciato, seguendo il mio schema, quello del viola. Il secondo spicchio, resta in mezzo. Per cui, in maniera alternata, uno spicchio sarà messo a cavallo delle punte, e uno al centro dei lati del triangolo(3).
Dove gli spicchi vengono toccati dagli spigoli vari, ripeto il colore che c’è nei triangoli. E in mezzo? Se voglio un viola più scuro, dovrò aggiungere il Cyan. Per cui, tra il viola e il Cyan, metterò un viola più scuro, ottenuto mescolando Magenta+Cyan+Cyan. Per un viola chiaro, metterò due parti di Magenta e una di Cyan.  Così per un arancio scuro: Giallo primario+ due parti di Magenta. E l’arancio chiaro, Magenta, e due parti di giallo primario. Verde chiaro? Si, Cyan+ Giallo+Giallo, e vede scuro, Cyan+Cyan+Giallo(4). Questi colori, che si posizionano sul cerchio tra primari e secondari, sono detti terziari.
Ecco finito il vostro cerchio cromatico di Itten(5). Questo perché mettiate subito a fuoco che qualsiasi tonalità di verde va schiarita con un giallo (non con il bianco, diventerebbe verde acqua!!!), e che ogni arancio va schiarito con il giallo (non con il bianco, diventerebbe pesca!!!).
Allora, a che servono i colori secondari? Ogni colore primario ha un complementare.
Il cerchio, mi fa capire in modo intuitivo quali sono i colori complementari tra loro: l’arancio è il complementare del Cyan. Seguendo il diametro del cerchio, è posto all’opposto. Stessa cosa per verde e Magenta, stessa cosa per viola e giallo primario. L’accostamento dei complementari mi dà la massima vibrazione tra due colori, che tradotto vuol dire che se siete persone che amano i contrasti forti, dovete trovare sempre il modo di inserire del viola vicino al giallo (per esempio l’ombra di un oggetto giallo potrà tendere al viola), e così per le altre coppie di colori.
Gli impressionisti, e i puntinisti utilizzavano l’accostamento di colori puri, la teoria è grosso modo la stessa. Chi volesse approfondire, trova altre info in rete, questo è quello che ci serve per il nostro corso. 


1

2

3

3a

4

5



I

mercoledì 15 gennaio 2014

PIATTO(NE)



DIREZIONE BRASILE! Questo piatto mi è stato chiesto per una famiglia che non conosco. Anche la persona che me lo ha commissionato, la conosceva poco, per cui mi sono dovuta basare su delle foto che mi hanno inviato, cercate tramite internet, le cui didascalie dicevano: "loro hanno delle tazze fatte più o meno così, ma più decorate e più dorate". E poi" hanno una zuccheriera coi manici a ricciolo più o meno come questa, ma più bella". Poi si parla del tipo di oggetto che dovevo decorare e viene fuori che devo fare un piatto perfettamente lineare e moderno. ????
Niente paura, dopo un pò di meditazione...è uscito questo. Ed è anche piaciuto molto!

martedì 14 gennaio 2014

NON E' TUTTO ORO...




Vi siete mai cimentati con la foglia oro? Farla decentemente è molto più facile di quello che sembra...io qui ho dato un effetto per farla ossidare, perchè il cliente non la voleva troppo luminosa...in effetti non mi dispiace quello che ne è uscito, considerando anche i colori di quella stanza. Lui, inoltre, non la voleva troppo liscia, e mi ha chiesto di coprire della foglia ora che c'era già sotto, lasciando alcuni pezzetti scoperti del vecchio colore. Per me era una richiesta insolita, ma mi è piaciuto pasticciare...
Dicevamo...farla decentemente non è difficile.  E farla bene? Beh, farla bene è tutta un'altra cosa!

lunedì 13 gennaio 2014

CULLA...PER OFFRIRE MOMENTI DI RELAX...






Ecco un lavoro di cui vado particolarmente fiera...mi hanno portato questa culla di primi del 900 in condizioni non troppo buone: i tarli si erano mangiucchiati le gambe, e la tavola che una volta sosteneva il materasso era assolutamente irrecuperabile. Per cui abbiamo segato un pò le gambe e rimpiazzato la tavola, e dopo un bel trattamento antitarlo era pronta da portare a casa mia, per la fase di colore.
Se mai doveste fare un lavoro con le righe, e lo doveste fare per altri, vi consiglio di prendervi molto larghi col preventivo. Avevo capito che ci sarebbe stato tanto lavoro, perchè le fasi erano tante, ma avevo comunque sottovalutato il "problema". Le righe, oltre che lavorate in vari momenti, vanno anche ritoccate più volte, perchè utilizzando lo scotch per mascheratura, spesso ci si ritrova con delle belle sbavature. Avrei potuto fare le righe a mano, ma non me la sentivo, visto che questo mix di colori ha fatto sì che andassero ripassate più volte...infatti, bianco e oro non sono per niente coprenti, e il nero sopra al bianco puro, non si può considerare finito al primo passaggio.
E adesso viene il bello: lo sapete cosa diventerà? Sarà un "ripostiglio" per bottiglie di super alcolici e relativi bicchieri. Questa si che è un'idea originale! Quando sarà finita la casa in cui andrà messa, mi hanno promesso che potrò andare a fotografarla: anche perchè non è l'unica opera che piazzerò lì dentro!


sabato 11 gennaio 2014

TUTORIAL: PRIMA LEZIONE DI PITTURA ACRILICA/parte uno


Insegno pittura acrilica da sei anni, e già da un pò mi proponevo di scrivere questi tutotials: spero che li troviate esaustivi e chiari. Non fosse così, non esitate a scrivermi, sarò ben felice si rispondervi o di correggere alcuni punti meno chiari.
Alla prima lezione io di solito faccio due cose: spiego la teoria dei colori in soldoni, in modo che ogni corsista possa essere abbastanza autosufficiente nella creazione dei colori; e controllo i materiali. Oggi parlerò dei materiali.




Se vi state avvicinando alla pittura acrilica, e non sapete assolutamente niente sull'argomento, dovete sapere che è un tipo di pittura dall'esecuzione veloce. Chi ha sempre dipinto ad olio, ad esempio, spesso è contrariato dal non avere più tempo per intervenire sul colore fresco: l'olio infatti, asciuga in una decina di giorni, anche quindici, mentre l'acrilico, a meno che non stiate facendo un quadro molto, molto pieno di colore (materico, quindi), asciuga anche nel giro di mezz'ora. La regola principale, quindi, è prendere confidenza con il materiale, per capire come muoversi.
L'acrilico può imitare discretamente olio e acquerello: se lo stenderò con le spatole, e a fine lavoro lo vernicerò, ci saranno grandi possibilità che sembri un olio; se al contrario lo diluirò tanto, e impasterò bene il colore con l'acqua, sembrerà un acquerello. Naturalmente chi conosce bene queste tecniche non si farà fregare: l'acrilico ha colori molto meno brillanti, anzi, una delle sue caratteristiche è proprio di essere opaco. Se vi piace la resa dei colori, ma lavorare con l'acrilico vi fa diventare matti, sappiate che esiste il ritardante, ma non credo che sia questo il momento giusto per parlarne, magari al prossimo tutorial.
Materiali base, secondo il mio personale giudizio, per iniziare un corso/a dipingere con l' acrilico:

_ colore acrilico in tubo MAGENTA 
_ colore acrilico in tubo CYAN
_ colore acrilico in tubo GIALLO PRIMARIO
_ colore acrilico in tubo NERO
_ colore acrilico in tubo BIANCO
_ pennello di pelo sintetico n.2 a goccia
_ pennello di pelo sintetico n.8 a goccia
_ pennello di pelo sintetico n.10 a spatola 
_ pennello di setola n. 10 a spatola
_ 1 spatola per belle arti con manico curvo (non tipo coltello), di forma triangolare con punta arrotondata
_ 1 album di fogli da acrilico o fogli da acquerello (purchè siano di gramatura da 300 in su)
_ 1 tavolozza di plastica bianca (grande più o meno come un foglio A4)
_ 1 vasetto di vetro dove mettere l’acqua
_uno straccio.

Perchè scegliamo questa gamma di colori? Lo scopriremo con la seconda parte dei questa lezione.

Che differenza c'è tra un pennello di pelo sintetico e uno a setola, e come faccio a riconoscerli? Il pennello di pelo sintetico, ha il pelo di colore arancio, solitamente, o più raramente bianco, ed è molto morbido, ve lo potreste passare sul viso senza problemi. E' il pennello adatto alla pittura con acrilico. Alcune marche li vendono in pacchi convenienza con più misure, come la Pebeo, ma è raro trovarli in confezioni così. Sostituisce i pennelli di pelo di bue, che io trovo un pò troppo morbido per i principianti, o la più pregiata martora, a cui non è il caso che vi avviciniate(costa moltissimo), se siete, appunto, dei principianti. 
NB: Quello nella foto sopra è un pennello a goccia, nome che deriva dalla sua forma. Quello sotto, è un pennello a spatola.

Il pennello di setola, è fatto di pelo di maiale, ha un pelo più grosso ed è decisamente ruvido: passarselo sul viso non sarebbe assolutamente gradevole. In generale, questi sono pennelli che non si usano per la pittura acrilica, ma io li uso per la tecnica a secco (che vedremo più avanti), che dà un effetto simile a quello del gessetto. Il pelo di questi pennelli comunemente è bianco, ed è facilissimo trovarli in versioni economiche.
Sulle spatole non dirò molto: ne esistono mille forme in giro, vi conviene partire pasticciando con una forma di media grandezza (con la"lama", chiamiamola così intorno ai 5 cm), e in base alle vostre esigenze, poi, provarne altre. Le spatole sono moltissime, è difficile consigliarne una(dove lavoravo io, ne avevamo un centinaio): ognuno la sceglierà in base al tipo di effetti che cerca, e alla mobilità del suo polso, a come la sente quando la impugna, se è comoda, se non lo è...L'importante è che scegliate quelle col manico curvo: la maggior parte delle persone le trova più facili da usare. 
Ai  principianti io consiglio di partire sempre dipingendo sulla carta: ho notato che li fa sentire più liberi. Se accettate questo consiglio, io trovo impareggiabile la carta pittura Fabriano da 400 grammi, se non la trovate vi consiglio di comprare dei fogli singoli e fare le vostre prove. Chiaramente su un blog pubblico non posso parlare di quello che sconsiglierei...
Se volete partire dalla tela, tanto meglio. Sappiate che la versione economica della tela, chiamata cartone telato o pannello telato, è preparata esattamente come una tela, di diverso ha che c'è un cartoncino o un pannello, sul quale incollano la tela già pronta. 
Consiglio la tavolozza bianca a chi inizia perchè non lascia spazio ad interpretazioni quando si prepara il colore: una tavolozza colorata influenzerebbe la vostra percezione delle tinte, soprattutto se state preparando poco colore!
Perchè un vasetto di vetro? Perchè se siete un pò disordinati e indisciplinati, e tenete i pennelli in acqua mentre dipingete(non si faaaa!!!), siete sicuri che non vi possa capitare che il peso dei pennelli, soprattutto quelli a manico lungo, possa far rovesciare il bicchiere con dentro l'acqua sporca.
Direi che lo straccio si spiega da sè.
Ci sono un sacco di altri materiali di sui parlare, ma lo faremo nelle lezioni avanzate: accontentatevi di questa attrezzature, e, matita e gomma a parte, non avrete bisogno di nient'altro!

venerdì 10 gennaio 2014

Circo!






...come al solito le camerette dei bambini tirano fuori il "peggio" di me...e quando questo papà mi ha detto "circo" io mi sono sentita scoppiare di felicità...un paio di schizzi e poi... eccomi all'opera! in un paio di giorni, ecco realizzate due belle pareti, per due bimbe piccolissime! Ho fatto tutto con un misto di colori per muro, e acrilici per belle arti, per cui niente odori e ascuigatura veloce...per fortuna, perchè la famiglia stava per trasferirsi lì!