giovedì 28 febbraio 2013

Lampade di carta




Chiunque si sia arredato casa si sarà trovato di fronte al problema di cercare, trovare e scegliere i lampadari o oggetti affini. Beh, io, fatta eccezione per il lampadario che penzola ora sulla mia testa, che è stato scelto immediatamente, non sono ancora riuscita a trovare di punti luce che mi soddisfino, ecco. E ho scoperto, che come me, ci sono molte persone che non trovano qualcosa che ritengono adatta, nonostante il mercato offra davvero di tutto. Bene, allora, che si fa? Si fanno i lampadari di carta. Il primo l'ho fatto per un'amica, che fa parte della vastissima categoria: io l'avrei anche trovato, ma costa come tutto il mio appartamento.

Ci abbiamo messo un sacco a capire di che forma tagliare il foglio, poi l'ho disegnato, e infine cucito sulla struttura di una lampada Ikea...siccome era di plastica, e la plastica difficilmente appiccia bene su qualcosa, per evitare di usare kilate di colla che poi magari cedevano col calore della lampadina, mi sono inventata questo stratagemma.

La seconda versione, un'applique, è stata fata per casa mia. E' un prototipo, lo devo perfezionare, ma finchè avrò dispense universitarie, potrò fare prove e prove e ancora prove! Non si offenda il mio docente universitario che mi dava da studiare cose difficilissime in inglese...non le rileggerò mai più. E dovesse venirmi lo sfizio...srotolerò il mio lampadario! :)



martedì 26 febbraio 2013

That's amore...


Metti una diciannovenne innamorata, e il programma di fare una sorpresa al suo tesoro che studia lontano. Metti pure che sia bravissima con i dolci,e che sappia addirittura fare i Baci Perugina (molto più buoni degli originali, provati per credere!). Ma non portà mica presentarsi con i baci, e nient'altro di personalizzato, no? E allora, metti che la diciannovenne in questione abbia una sorella che dipinge su qualsiasi cosa...ecco, appunto. La diciannovenne diventa super esigente, uno dei clienti più esigenti mai avuti. Ma che ci vuoi fare, è amore...!
(Per tutti i curiosi: niente testi troppo personali, la diciannovenne non è tipa, non li scrive per poi metterli in mano a terzi. Le parole sono tratte dal testo di una canzone di quel grand'uomo di Lorenzo Cherubini).

mercoledì 20 febbraio 2013

Trasferta pittorica



Qualche tempo fa sono stata alla fiera di Bolzano, la Klimahouse per una collaborazione con una ditta che sta costruendo i più grandi condomini d'Europa di legno, in collaborazione con altre ditte, a Milano.
La loro richiesta era, inizialmente, di riprodurre su tela il render del loro cantiere, e poi... qualcos'altro che potesse completare lo stand. Dopo un braistorming fatto coi responsabili del marketing e coi grafici abbiamo deciso per un work in progress da sviluppare direttamente nella sede della fiera, per il quale, io avrei fermato le persone che passavano di lì, e chiesto che immagine veniva loro in mente, se io dicevo loro: affidabilità.
Noi, nella nostra lunga discussione creativa, avevamo già fissato dei punti che per noi erano importanti, quali ad esempio l'esperienza, o la famiglia...ma in fiera se ne sono davvero viste delle belle! Il lavoro è stato interessantissimo, una bella fatica per me, che dovevo disegnare sul momento, o subito dopo, le immagini che loro suggerivano: comporre un "quadro" sulla parete e sulla tela, aggiungendo di volta in volta elementi, qualcosa che indicasse il numero di volte che erano stati nominati (avevamo intenzione di fare una specie di indagine di mercato, non solo dare uno spunto per una riflessione...), e non sapere quando il lavoro finirà, non è per niente semplice...in più, durante la fiera ho sempre lavorato su parete, verso la fine, poi, ho passato tutto su tela...un pò complicato da spiegare, meglio vedere le immagini...!
Ah, il quadro col render del cantiere è questo:


...e la prossima volta, che cosa vi farò vedere? Mah! :)

giovedì 14 febbraio 2013

ceramiche tradizionali



...giusto perchè non sapevo bene che altro fare...mi sono messa ad imparare a dipingere le ceramiche con le tecniche tradizionali! Quest'estate avevo già tentato l'esperimento con la targhetta per il numero civico di casa mia, ora mi è capitata l'occasione di andare ad imparare questa tecnica nel vicinissimo negozio di una ragazza molto simpatica, che ha voluto subito mettermi alla prova, e così mi ha conquistata. Se le cose sono semplici, dal mio punto di vista, perdono fascino...! Abbiamo cominciato dal riprodurre disegni rinascimentali su dei piatti, poi altri soggetti, poi pitture su oggetti tondi...
Pubblico le foto dei miei primi esperimenti...non sono riuscitissimi, perchè la tecnica mi riesce piuttosto difficile, ma sono abbastanza contenta. Che ne dite?
A me piace tantissimo. Già dipingo su ceramica, ma quello che faccio di solito è completamente diverso come procedimento, e di conseguenza, anche come risultato!

sabato 2 febbraio 2013

CONVIVENDO...



Che belli i tempi dell'università... non potrò mai pensarci senza sentire la nostalgia per i miei coinquilini, e per la bellissima città che ci ha ospitato...ma non devo parlare dei miei tempi dell'università!
Ecco, immaginate 5 coinquiline in un appartamento di Udine...immaginate che una di loro voglia fare un bel regalo alle sue amiche, personalizzando per ognuna una bella tazza... 








...La richiesta era quella di scrivere semplicemente i nomi delle ragazze, ma io ho pensato: se le tazze sono tutte uguali, quando stanno nello scola piatti, o riposte in un mobiletto, non è detto che riescano a individuare la loro alla veloce...sai che impiccio, se si trovassero a doverne prendere in mano più di una, per trovare la loro? E così, con i colori richiesti, ho fatto pure dei semplici disegni, che aiutino ognuna di loro a trovare in un attimo la propria tazza...
E adesso, mi prendo la mia di tazza, quella che ho trovato nell'appartamento di Venezia e che mi sono portata a casa dopo anni vissuti lì, e mi faccio una bella cioccolata calda, pensando ai bei vecchi tempi, e alle ragazze di Udine! ;)