venerdì 8 novembre 2013

ESSERE NORMALE

Sono un pò stanca di sentirmi dire che dovrei fare meno cose. So da me che se facessi meno cose, ne sarei agevolata. Ma non è nella mia natura. Il lavoro, quello che io ho scelto come lavoro, e che ho la fortuna di poter praticare sopravvivendo dignitosamente, è parte di me, è me, non è qualcosa di staccato dalla mia natura, che io vado a fare in qualche ufficio, dal lunedì al venerdì, e qualche volta pure il sabato mattina. Il lavoro di un artigiano, parola che forse più di altre spiega quello che sono, è incostante, è fetente, a volte ti sommerge e a volte ti lascia lì nell'angolino a mendicare e a valutare che fare per il tuo futuro, finchè non ti travolge ancora. Va. E poi torna. Il lavoro dell'artigiano è come la marea. A volte ti trovi sulla spiaggia a raccogliere conchiglie, nella bassa marea, e a volte ti trovi i piedi bagnati senza nemmeno accorgertene. Ma è così che a me piace. Io ultimamente lavoro spesso pure la domenica. Sono stanca fisicamente, ma il fascino della marea in movimento mi strega, e non posso fare altro che navigarla.
A chi mi dice che dovrei concentrarmi di più su una delle mie attività, vorrei far capire che per me sarebbe come decidere se essere sempre e solo felice, o se voglio qualche volta essere triste, stanca, felicissima, serena... a me piace la vita con le varianti. Anche perchè credo che chi è sempre felice, finisce con l'essere scontento comunque, perchè senza il paragone con altre emozioni finirà con l'abituarsi, e allora non si renderà nemmeno conto di aver sempre vissuto in situazioni agiate. E' il confronto che ci fa capire quali sono le cose che apprezziamo di più e quali quelle che ci lasciano indifferenti. E' col confronto che cresciamo. Ecco...allora...io credo di essere davvero ancora troppo giovane e curiosa, per non cercare il confronto in tutto quello che faccio. E che posso cominciare a fare!

3 commenti:

  1. Ciao Steff,
    il tuo modo di scrivere e' bellissimo, questo post e' stupendo.
    Ricco di emozioni e riflessioni vere.
    Condivido in pieno tutto cio' che hai scritto.
    Voglio solo dirti ( e su questo ne avrei davvero tanto per esperienza personale) che la vita e' una marea continua di emozioni, vanno e vengono e vanno vissute tutte, perche' aiutano nel bene e nel male a farci diventare cio' che siamo. Ho fatto tanti tipi di lavori, sottopagati, stressanti, sempre sotto direzione altrui......da un anno e mezzo ho deciso di seguire la mia passione piu' grande....la creativita'. Nel bene e nel male. E di essere libera.....Questo per me non ha prezzo. Mi fa sentire viva e di essa non ne potrei mai fare a meno.
    Segui il tuo istinto.....non ti sbaglierai...
    Ti abbraccio Antonella.

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    1. Grazie Antonella per le tue parole! Grazie per i complimenti, e grazie per avermi risposto e avermi fatto sentire un po' più normale...qualche volta mi guardo intorno e per il tipo di persone che frequento ho la sensazione di esserci solo io ad avere questo tipo di pensieri e invece...il confronto è sempre una cosa positiva!
      Cosa crei, nella tua nuova vita? :)

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